martedì 28 ottobre 2014

Fave "dei morti" altre versioni


Di questi dolcetti avevo già parlato in un post precedente
qui
 ecco altre ricette .. a me piace cambiare un po',
 è noioso fare sempre le stesse cose, no?!



sabato 25 ottobre 2014

Corona di Francoforte

….e un Premio!!
E' una versione personale e semplificata del tradizionale dolce tedesco
 ( l'ho anche alleggerito un po'..)  
Un consiglio, preparatelo in anticipo..
è migliore il giono dopo 
(se non ve lo mangiate prima!! )



INGREDIENTI:

giovedì 23 ottobre 2014

Fave dei morti

Questi dolcetti hanno un'origine molto antica e, in forma leggermente diversa e anche con ingredienti ed aromi un po' diversi, sono presenti in varie zone d'Italia. Probabilmente lungo i secoli hanno sostituito le fave vegetali che venivano consumate dai parenti in occasione di funerali
"Secondo una tradizione antichissima, le fave costituivano un mezzo di comunicazione diretto tra l'Ade - il mondo dei morti, collocato fisicamente nelle profondità terrestri - ed il mondo dei vivi. Ciò è probabilmente spiegabile con il colore del fiore, che è bianco maculato di nero. Il nero, simbolo del mistero, è molto raro tra i vegetali. Le macchie, inoltre, sembra che siano disposte a forma di "tau" greca, la prima lettera di "tanatos", che significa morte.
Erano considerate in grado di trasferire negli esseri viventi le anime dei morti: per questo motivo - per la loro facoltà di costituire, cioè, il tramite tra i defunti ed i vivi - esse erano presenti nelle cerimonie funebri in Grecia, in Egitto, a Roma e perfino in India ed in Perù.
In questo modo le “fave dei morti” costituivano una sorta di inconsapevole comunione tra vivi e defunti e quasi uno scambio materiale tra mondo terreno e regno dei morti.


(dalla pagina di Gennarino)

Da noi sono presenti nelle vetrine di fornai e pasticcerie verso la fine di ottobre,
 ognuno ha la sua ricettta "segreta" ma da alcuni anni preferisco farmele in casa, 
un po' a modo mio. In ogni caso la base è fatta di zucchero, farina e mandorle e 
spesso aromatizzate con semi di anice, ma ne esistono varie versioni. 
Ecco le mie: ai semi di anice, all'amaretto e infine al cioccolato.






lunedì 20 ottobre 2014

Pandolce della nonna

Questo è un dolce rustico ma buonissimo, quasi un "similpanettone";
 un tempo lo si faceva solo in inverno e veniva cotto nel forno della stufa a legna. 
Questa era il "cuore" e spesso l'unica fonte di riscaldamento della casa.



Ingredienti:

gr.250 di pasta madre 
gr.500 di farina 00
gr.200 di zucchero
gr.200 di burro liquefatto e freddo
2 uova intere+ 2 tuorli
gr. 80 uvetta sultanina
sale un pizzico
scorza grattugiata di un limone e di un'arancia non trattati
latte 1/2 mezzo bicchiere circa


Se non si ha il lievito madre si può utilizzare un panetto di lievito di birra, 
io l'ho fatto piuttosto "basico" ma  si può arricchire il pandolce con noci, 
fichi o altra frutta secca a piacere. 
Chi fosse intollerante al lattosio può anche sostituire il burro e il latte
 con olio  e succo d'arancia.




Mettere in una tazza l'uvetta con acqua tiepida e lasciarla rinvenire.
 In una capace terrina riunire ed impastare tutti gli altri ingredienti 
sino a quando sono ben amalgamati.
 Scolare, asciugare l'uvetta con un canovaccio e unirla all'impasto
 dopo averla leggermente infarinata. 
Versare il tutto in una teglia foderata di carta forno.




Coprirla con un telo umido e lasciare lievitare l'impasto
 in un luogo riparato sino a quando sarà raddoppiato di volume. 
 Cuocere in forno ben caldo per circa 40 minuti, fare la solita
 prova-stecchino prima di togliere il dolce dal forno.
 E' consigliabile mettere all'interno del forno un piccolo recipiente 
pieno d'acqua per evitare che il pandolce secchi troppo in superficie..
diversamente si può screpolare ma...è buono lo stesso!!
 Una volta raffreddato lo si conserva a lungo ben chiuso in un sacchetto.
 Buonissimo anche raffermo con il caffellatte.



"cucina economica"
foto dal web


con questo post

domenica 12 ottobre 2014

Pane, pizzette e dolcetti

Il lievito madre è in piena attività
ed io continuo ad infornare…soprattutto pane e pagnotte
e,  qualche volta,  pizze e focacce



giovedì 2 ottobre 2014

Dolce di pere e cioccolato




Un dolce semplice e veloce da fare

Ingredienti:

Pere Kaiser 3-4
farina 00 gr. 240
fecola di patate gr. 60
zucchero gr 180
burro gr 120
cioccolato fondente gr 100
scorza d'arancia bio
uova 2 grandi o 3 piccole
sale 1 pizzico
lievito in polvere 1 bustina
latte 2-3 cucchiai all'occorrenza

In una terrina montare il burro a crema con lo zucchero,
 aggiungere le uova uno alla volta, il sale, il cioccolato sciolto a bagnomaria 
(o nel microonde) la scorza d'arancia grattugiata, le farine setacciate con il lievito, 
 le pere a piccoli cubetti (meno una per la decorazione) 
Se il composto risultasse troppo duro aggiungere un po' di latte. 
Versate in una teglia foderata di carta forno, 
livellare col dorso del cucchiaio bagnato, 
disporre sopra le fettine di pera a raggiera.
Cuocere in forno a 175°  ventilato per 40 minuti (fare la prova stecchino, 
la torta risulterà comunque leggermente umida per la presenza della frutta all'interno)





Volendo si può "lucidare" il dolce con gelatina (o con un cucchiaio di marmellata
 d'albicocche diluita con un pochino di acqua bollente) 
oppure cospargere di zucchero al velo.